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Swat e Dig4All sulla stampa

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Foto di MART PRODUCTION: https://www.pexels.com/it-it/foto/un-uomo-che-legge-il-giornale-all-interno-di-una-caffetteria-7255771/

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Oggi la presentazione dei progetti a Binario F

"L’allarme è sotto gli occhi di tutti. Oggi, sono gli ultimi dati Istat, 1,7 milioni di giovani, quasi un quinto di chi ha tra 15 e 29 anni, è Neet, vale a dire non studia, non lavora e non è inserito in percorsi di formazione. Una quota superiore alla media europea di oltre sette punti e che interessa in misura maggiore le ragazze (20,5%) e, soprattutto, i residenti nelle regioni del Mezzogiorno (27,9%) e gli stranieri (28,8%). A ciò si aggiunga il fatto che, sempre nel nostro Paese, chi è donna ha una possibilità di trovare un impiego nettamente inferiore a quella di un uomo: il tasso di disoccupazione femminile è all’8,7% contro il 6,8% degli uomini; divario che aumenta per la fascia d’età fra i 15 e i 24 anni. Inoltre le donne hanno un tasso di inattività del 42,7% contro il 24,3% degli uomini.

Proprio a Neet e donne guardano due progetti, innovativi, che propongono percorsi di formazione digitale orientati alla personalizzazione degli apprendimenti e ai profili professionali più richiesti, selezionati dal Fondo per la Repubblica Digitale (il Fondo nato dalla partnership tra pubblico e privato sociale) che oggi, a Roma, Fondazione Mondo Digitale presenta insieme ai partner".

Così si apre l'articolo del quotidiano economico Il Sole 24 Ore oggi in edicola, firmato dal giornalista Claudio Tucci.

Formazione digitale e autoimprenditorialità per donne e Neet

Fondazione Mondo Digitale lancia oggi a Roma due progetti dedicati

di Claudio Tucci

Il Sole 24 Ore, 27 settembre 2023

 

Focus su donne e Neet romani nell'articolo di Giampiero Valenza sulle pagine della Cronaca di Roma del quotidiano nazionale Il Messaggero.

Lazio, più donne assunte, il 58,1% ha un lavoro: ma c'è troppo gap digitale

di Giampiero Valenza

Il Messaggero, 27 settembre 2023

 

I progetti sono stati selezionati dal Fondo per la Repubblica Digitale - Impresa sociale. Il Fondo per la Repubblica Digitale è nato da una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri) e, in via sperimentale per gli anni 2022-2026, stanzia un totale di circa 350 milioni di euro. È alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. L’obiettivo è accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese. Per attuare i programmi del Fondo - che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dall’FNC (Fondo Nazionale Complementare) - a maggio 2022 è nato il Fondo per la Repubblica Digitale - Impresa sociale, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata da Acri.

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